Quando si parla di pilastri e travi costruite secondo logiche diverse dall’edilizia tradizionale, il settore di riferimento è la prefabbricazione lineare. Entrambi fanno parte della struttura portante di un edificio, in particolare della struttura di elevazione, lo scheletro, che poggia sulle fondamenta e si compone di diversi elementi tecnici: verticali (i pilastri, appunto), orizzontali e diagonali (come le travi) e spaziali (per esempio, le tensostrutture).
L’edilizia di prefabbricazione industriale è un sistema di costruzione complesso, che necessita di equilibri interni perfettamente dosati. Al suo interno, i pilastri hanno un ruolo fondamentale: sono l’elemento cardine della maglia strutturale.
Sia nell’edilizia tradizionale che in quella di prefabbricazione, i pilastri sono una struttura predisposta al sostegno di altre membrature e garantiscono una riduzione importante degli ingombri e la concentrazione delle sollecitazioni su una limitata zona d’appoggio. Ne esistono diverse tipologie, adattabili alle più svariate esigenze: pilastri misti in acciaio e calcestruzzo e pilastri prefabbricati in cemento armato sono solo due esempi, tra i più diffusi in quanto portatori di notevoli vantaggi strutturali.
I vantaggi dell’edilizia di prefabbricazione
Rispetto all’edilizia tradizionale, l’edilizia di prefabbricazione, specialmente per quanto riguarda i capannoni industriali, è una scelta di costruzione portatrice di numerosi benefici, tra cui:
- velocità di montaggio: l’assemblaggio e lo smontaggio dei componenti strutturali è caratterizzato da notevole flessibilità;
- risparmio economico: rispetto all’edilizia normale, i costi sono certi e ridotti, grazie soprattutto alla progettazione e programmazione della fornitura;
- riduzione dell’impatto ambientale: c’è una notevole riduzione degli scarti produttivi e tutti i componenti sono riciclabili una volta giunti a fine vita;
- versatilità: l’edilizia di prefabbricazione offre sistemi costruttivi diversi e integrabili, adattabili alle singole esigenze.
I vantaggi della prefabbricazione in cemento armato
Affidarsi a componenti prefabbricati significa poter creare diverse composizioni a partire dagli stessi elementi. Non solo: è possibile utilizzare numerosi materiali, ognuno caratterizzato da specifiche tecniche e vantaggi strutturali. Dal cemento armato all’acciaio, dal legno al cartongesso: la varietà di scelte è ampia e la decisione finale può dipendere da diversi fattori.
Nel settore dell’edilizia industriale, il materiale che condensa il maggior numero di vantaggi, anche per quanto riguarda i pilastri, è il cemento armato. Se non è facile stabilire una fascia di prezzi dei pilastri prefabbricati, è certamente possibile fondare la scelta su una serie di vantaggi strutturali garantiti dall’utilizzo di cemento armato:
- è facile ed economico ottenere resistenze al fuoco elevate;
- risulta poco sensibile ad agenti atmosferici quali neve e vento;
- garantisce migliori prestazioni energetiche grazie a un’elevata massa termica;
- è resistente alla corrosione e richiede quindi spese di manutenzione basse.
Il pilastro come elemento strutturale composto: la connessione con la fondazione
Se la funzione principale di un pilastro è assicurare forza portante all’intera struttura, va da sé che la connessione fra pilastro e fondazione deve rispondere a determinate caratteristiche, da tenere in considerazione in fase di progettazione. I giunti tra gli elementi, e a maggior ragione quelli con la fondazione, devono infatti garantire tenuta, resistenza alle sollecitazioni e durata nel tempo.
Il nodo pilastro-fondazione di attacco a terra viene solitamente creato per sovrapposizione delle armature del pilastro, che vengono annegate nella stessa fondazione. Magnetti Building, azienda leader nel settore della prefabbricazione industriale, per realizzare questo elemento strutturale di primaria importanza si affida alle tecniche più avanzate, sviluppate in oltre duecento anni di esperienza nell’edilizia: barre fuoriuscenti dall’intradosso del pilastro vengono inserite in apposite guaine corrugate, annegate preventivamente nel getto della fondazione. Seguono le fasi di riempimento e livellamento con apposite malte antiritiro, per assicurare tenuta e stabilità all’intera struttura.